L'aria che verrà ci lascerà il suo profumo addosso,
un profumo di prati e viole.
Abbiamo solo il ricordo di ragazzi cresciuti,
in una periferia nascosta.
Ci servono solo poche idee,
da mettere assieme alla nostra voglia di crescere.
L'aria che sentiamo ci inebria e ci fa venir voglia di fare cose grandi.
Aria che ci riempie i polmoni e ci gonfia d'orgoglio.
E i nostri passi sono più fieri.
Lanciamo questa sfida al mondo che ci circonda.
Un mondo che non ci ha neanche visto
e che già ci ha catalogati.
L'aria che sentiamo è un'aria nuova,
ma è l'aria che hanno respirato tutti.
Quell'aria che non distingue l'uomo
se non dal suo tener testa ai venti.
Un mondo che ha pensato solo al presente,
e non ci ha lasciato spazio.
Un mondo egoista, che ha teorizzato la sua fine
per consegnarci a noi la colpa di praticarla.
Ecco quest'aria che ci attraversa
e che ci libera la mente come una droga.
E che ci chiude lentamente le palpebre,
prima di lasciarci abbandonare all'oblio.
L'aria che è passata s'è portata via la nostra giovinezza.
E forse anche la speranza di cambiare.
L'aria che verrà troverà nuovi abiti
indosso agli stessi giovani.
09/12/07
L'aria che verrà
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