Eccolo.
Davanti a me, di fianco, e poi dietro, tutto intorno.
Finalmente ero riuscito a perdermi nel deserto e ne ero consapevole.
Ora che il vento si alzava e le speranze di poter vedere qualcuno che venisse in mio aiuto si affievolivano sempre di più.
Sempre più forte, il vento sferzava la sabbia davanti a me e mi costringeva a chiudere gli occhi.
Ma la sabbia pungente mi entrava dappertutto e sentivo sempre più il rumore dell’aria che si alzava.
Solo, ormai.
La luce era scesa attorno a me e il cielo era cupo.
L’orizzonte scompariva e l’unica sagoma visibile da sotto le mie vesti restava quella della duna che avevo di fronte.
Tentai di raggiungere un’ombra laggiù.
C’ero quasi riuscito, prima di quel momento.
Era comparso all’improvviso di fianco a me.
Mi disse una frase difficile da capire.
Ma colsi l’occasione e salii su quel dromedario, come potevo.
E poi scomparimmo.
E nessuno seppe più nulla di me, per un anno.
09/01/08
Sogno la sabbia
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1 commento:
incipit del tuo primo romanzo?:-)
delia
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