Salgo le scale ripide ed entro in quella casa silenziosa.
Attraverso un atrio e cerco nelle stanze,
poi trovo la cucina buia e te, seduta col rosario in mano.
Un ricordo di te, nonna, che mi torna sempre in mente.
Eri una donna semplice, lavoratrice ed umile.
Quando ti vedevo sentivo la gioia nei tuoi occhi
ed il mio cuore ti si apriva, come ora,
che carezzo con le parole quel tuo viso gentile.
Ricordo ancora quella casa alle domeniche,
aprirsi ai miei occhi radiosa ed armoniosa.
Quel corridoio che percorrevo verso lo studio del nonno
seguendo la sua musica aumentare ad ogni passo
per apparire davanti ai miei occhi in un quadretto indimenticabile.
Il nonno con la fisarmonica e suo padre al mandolino
assieme ad altri allegri suonatori.
Il tuo sorriso mi ha fatto crescere sereno.
Ed ancora lo ricordo nel tuo giorno.
E lo porto assieme ai miei.
Ta journèe à toi
Je monte les escaliers ripides et j’entre dans cette maison silencieuse.
Je traverse un hall et je cherche dans les chambres,
puis je trouve la cuisine sombre et toi, assise le chapelet dans les mains.
Un souvenir de toi mamie, qui me revient toujours à l’esprit.
Tu était une femme simple, travailleuse et humble.
Quand je te voyais je touchais la joie dans tes yeux
et mon cœur s’ouvrait ò toi, comme maintenant,
que je caresse avec les mots ce visage gentil.
Je me souviens encore cette maison le dimanche s’ouvrir à mes yeux
radieuse et harmonieuse.
Le couloir que je parcourais vers le studio de grand père
en suivant sa musique augmenter à chaque pas
pour apparaître a mes yeux un tableau inoubliable
Papi à l’accordéon et son père à la mandoline
avec a d’autres joyeux musiciens.
Ton sourire m’a fait grandir serein.
Et encore je m’en souviens dans ta journée a toi
Et je le garde avec les miens.
(merci a Delias pour la traduction)
2 commenti:
intensa e dolce, come la meravigliosa immagine che l'accompagna.Delia
Anch'io serbo di mia nonna un ricordo indelebile. Era una donna semplice, buona e umile. Il suo modo per dimostrarci il suo amore era cucinare le cotolette alla milanese con le patate al forno... La sera, quando andavamo a dormire, io e le mie sorelle, per scaldare il letto, ci dava degli scaldini di metallo, erano roventi e la sua casa profumava sempre di borotalco... Di lei ricordo il sorriso e la figura esile, piccola e leggera... e la voce, armoniosa e mai irritata. Era una donna d'altri tempi, come forse non ce ne sono più.
Un abbraccio
Francesca
Posta un commento