Un giorno in cui Roma si è fermata ed ha guardato in alto,
aspettando che quelle finestre si aprissero.
Quel giorno ci eravamo avviati in tanti,
arrivando che già la piazza era gremita di gente.
Padri e madri di famiglia, ragazzi, suore e religiosi, turisti capitati lì per caso.
Gente comune, che aveva lasciato il lavoro per venire a dare un saluto,
l'ultimo, al nostro Papa.
Mentre il mondo assisteva, attraverso l'occhio delle telecamere e la voce dei giornalisti, Roma non aveva più stranieri.
Posata la bici mi sedetti per terra.
Poi, dopo essermi guardato attorno osservando quegli istanti,
ti ringraziai in preghiera per quel grande dono che hai dato al mondo intero.
La tua vita.
02/04/08
2 Aprile
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2 commenti:
Caro Dous,
il giorno della morte del nostro papa è indelebile nella mia mente... Indelebile come l'11 settembre o la notte del terremoto del '76...
Sono quelle date che non cancellerò mai dalla mente!!!
Il giorno del suo funerale ho chiesto le ferie per poter assistere alla celebrazione in televisione. Sono rimasta attaccata allo schermo per ore piangendo come una fontana...
Eppure, ti assicuro, con sono mai stata una fervente cattolica... mai!!! Eppure la sua morte ha lasciato in me un enorme vuoto!!!
Grazie per questo tuo bel ricordo... sapere che eri la è un'idea che mi fa in un certo senso più vicina a lui... non so come spiegarmi!!!
Un bacio
Francesca
IL PAPA, non posso non pensare a lui senza commuovermi. Ho sempre sentito un rapporto speciale con lui, fin da bambina. Gli scrissi una poesia poco dopo la sua elezione ed ebbi la fortuna di potergliela consegnare di persona ad un'udienza in sala Nervi. Lui passò e io allungai le manine in braccio a... non ricordo a chi, mio padre, mia madre... Ero alla GMG nel 2000. Si è fermato il cuore alle 21.37, quando hanno detto che aveva spiccato il volo per il Cielo. Ero a Roma il primo giorno che è stato esposto a San Pietro, per salutarlo. La sua vita è stato un dono prezioso. Grazie per questo tuo ricordo.
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