Viene a trovarmi nel sonno profondo
e lascia il suo nome sul bordo del letto.
Si guarda intorno, dentro la stanza,
cercando nel buio le anime stanche.
Fruga la casa in cerca di cibo
inorridendo di fronte agli avanzi.
Sbuccia un'arancia,
si versa un bicchiere,
prende due uova
e le beve d'un sorso.
Sbuffa irrequieto fino alle due,
poi legge la pagina, quella col segno
dell'ultimo libro che t'han regalato.
Sorride, sghignazza,
si guarda allo specchio,
e fa la boccaccia.
Sta sul divano e attende le tre
per fare lo yoga
a testa all'ingiù.
Quando sono le quattro
e mi giro sul letto
come turbato dalla presenza,
si mette ad urlare,
poi rompe due vasi,
salta sul letto e mi tira i lenzuoli.
Ma quando mi sveglio
e sono le sette,
cercando al mio fianco
ti guardo e ti bacio
appena in tempo ad aprire gli occhi
e vederlo scappare in punta di ali.
Poi mentre mi alzo
dimentico tutto
trovando col sole
il profumo del giorno.
E penso ad un nome.
Sarà che son matto?
27/03/09
Il profumo del giorno
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