Michela Aliberti, Timbralia
Sera in Piazza, ch'è già ora d'andare a casa
ed in bici è un'attimo, prima di tornarvi.
Comincia a fare freddo e pedalo sotto i portici,
che a Bologna sanno ripararti
poi sento quel tuo suono.
Mi avvicino
e vedo Santo Stefano davanti
e poi gli altri delle Sette Chiese
che s'accostano a sentirti.
Porgo l'orecchio ed apro il cuore
per rapire quelle note antiche
che sanno posarsi sulla nebbia
e radiare la luce tutt'attorno.
Ti guardo e ti conosco col sorriso.
Suonammo assieme al piano
ed io cantai note di napoletano.
Ballammo stretti,
io guardandoti dall'alto ch'eri mingherlina.
Un amore di donna
col cuore grande grande.
Ti rivedo a tant'anni di distanza
su una foto che ti riconosce un pò più triste.
Complimenti per le note d'organetto che hai creato
e che presto acquisterò per ricordarti.
Bentornata dai ricordi a te Michela,
che il cognome ora so ch'è Aliberti !
2 commenti:
Questo nome non mi era nuovo, mi sembrava di averlo già sentito ma non ricordavo né quando né come, così, curiosa come sono, sono andata a guardare su google: in effetti devo aver ascoltato qualche brano alla radio.
Penso che comprerò il cd Timbralia!
Grazie dous, una bella riscoperta!
Mi ha scritto Michela ed è stato davvero bello reincontrarsi almeno virtualmente dopo tanti anni... :-)
Posta un commento