18/04/08

Termoli


Mi raccontarono quand'ero piccino
che avrei viaggiato per luoghi distanti
portando dentro i miei occhi
le cose più belle di allora.
Sul far del tramonto le barche
tornavano in fila nel porto
ed io salutavo dal molo sentendo
del viaggio il sapore.
D'estate la sabbia era d'oro
e correvo saltandovi sopra,
guardando il profilo vicino
del castello che domina il mare.
D'inverno il vento soffiava
tra le case nei vicoli stretti
e quel mare pettinava di schiuma
la spiaggia tinta di verde.
Il banco del pesce al mercato
e quel nero di seppia sul marmo,
gli odori che attorno sentivo
prima di correre a scuola.
Il corso pieno di gente
e i tavoli dei ristoranti,
le voci di festa in piazza
con la banda che suona sul palco.
Il fischio del treno che arriva
ed io seduto che osservo
la gente che vi si avvicina
con le valigie legate di corda.
Poi col tempo crebbi lontano
e a tornare più non pensai
ma se vengo in quel posto ricordo
com'è nascere ogni giorno di nuovo.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

ciao, non può che farmi piacere..
cmq bel blog, lo aggiungerò ai preferiti!!!
alla prossima!!
gianluca

Pimpa ha detto...

Ciao! Grazie si era la scelta giusta. Ho lasciato un link per te nella cbox. Vengo spesso a leggerti e trovo davvero belle le tue poesie e le cose che scrivi!
A presto!!!

En rosa fugl ha detto...

Still beautiful to look on your pictures. I don´t understand all the italian words, but one day I will. Until then I´m just look at more of your pictures. :)