31/08/08

Siediti al mio fianco

Dedicato a mio padre.

30/08/08

L'altra metà della luna


Half moon, inserito originariamente da Dous^_^.


Levando lo sguardo al cielo notturno
quella è la luna che vedi in Italia,
forse la stessa metà che vedrebbero
sola e splendente,
nel lontano Darfur.
Chi scrive e chi legge nel mondo
parole d'amore, di gioia e di pace,
non può davvero conoscerne il prezzo
ignorando tutte le guerre e il dolore.
Dietro ad ogni stella cadente
e ad un desiderio che venga esaudito
c'è un missile che cade ed uccide
poi un razzo che strappa una vita.
E che resta di vero nel mondo
se della luna sappiamo soltanto
la metà che sola ci appare
nel suo muto splendore enigmatico?


(A tribute to Darfur)

Sciogliere il nodo


Nodo al porto, inserito originariamente da Dous^_^.


Un profondo legame,
come un nodo che più tiri
e più ti trattiene
a ciò da cui devi separarti.
L'unica è imparare a convivere
con questa sensazione
che trascina amori e ricordi
e che entrambi rischia di incatenare,
se non s'impara a scioglierli,
se proprio non se ne può fare a meno.
E finchè si crede di poterlo fare.

27/08/08

Sipario


-20, inserito originariamente da miriane.


Come un sipario a teatro
che apre la scena all'unico atto
così quella vita che nasce
e che porti in grembo felice.
Come un tesoro
che doni ai tuoi occhi
che presto potranno ammirarlo.
E al lungo applauso di gioia
mostri un sorriso sereno
di chi superate le prove
lascia quel palco infiorato.

(dedicato a tutte le mamme)

08/08/08

Stanotte ho fermato il tempo


Stanotte ho fermato il tempo
per vedere com'era, a star senza di lui,
per restare a guardar la notte apparirmi immobile
e cercare una mia risposta che non poteva esserci.
Quando le cose non parlano
a volte ti chiedi se ha senso
restar là, a quardarle sconsolato
oppure scordarsi di quell'interruttore
che ti fa osservare il bene e il male
entrambi dello stesso colore.
Poi passa, scorre e va via,
come un singhiozzo ch'è durato troppo,
lasciando solo un pò il dolore al petto
mentre il cuore torna a batter come prima.

06/08/08

Il più bel sogno


Sul pelo d'acqua sta il pensiero
di un attimo di sogno di un'estate.
Guardi il sole che sembra tramontare
e senti tutto quel calore di una vita,
che vuoi portare dentro te per molto ancora.
Manca il vento ormai, ma sei già certo
che la direzione delle onde è quella giusta.
Hai ascoltato dentro te ed hai capito
che di giorni come quello non vivrai.
Perchè forse il bello della vita
è che capita una volta sola,
mentre il più bel sogno torna sempre
a ricordarti che non l'hai vissuto.

Accordion


Michela Aliberti, Timbralia


Sera in Piazza, ch'è già ora d'andare a casa
ed in bici è un'attimo, prima di tornarvi.
Comincia a fare freddo e pedalo sotto i portici,
che a Bologna sanno ripararti
poi sento quel tuo suono.

Mi avvicino
e vedo Santo Stefano davanti
e poi gli altri delle Sette Chiese
che s'accostano a sentirti.

Porgo l'orecchio ed apro il cuore
per rapire quelle note antiche
che sanno posarsi sulla nebbia
e radiare la luce tutt'attorno.

Ti guardo e ti conosco col sorriso.
Suonammo assieme al piano
ed io cantai note di napoletano.
Ballammo stretti,
io guardandoti dall'alto ch'eri mingherlina.
Un amore di donna
col cuore grande grande.

Ti rivedo a tant'anni di distanza
su una foto che ti riconosce un pò più triste.

Complimenti per le note d'organetto che hai creato
e che presto acquisterò per ricordarti.

Bentornata dai ricordi a te Michela,
che il cognome ora so ch'è Aliberti !

05/08/08

Ladri di poesie

Questa mia opera, "Cose Mai Scritte", che da oltre un anno distribuisco senza scopi di lucro su questo blog viene continuamente fatta oggetto di plagio da parte di persone che pensano che la dignità ed il lavoro di un autore possa essere sfruttato tranquillamente, senza riconoscergli neanche la paternità sugli spazi ove essa viene copiata.
Questo riflette il tipo di società in cui viviamo, dove si allestiscono gogne mediatiche sulle spalle di alcuni e magari di nascosto si fa peggio, tanto poi non c'è nessuno che controlla, nessuna etica che pone un freno.
Questa era del furto, del plagio, della vigliaccheria, della disonestà non può e non deve distruggerci, nè possiamo pensare che tutte le persone si comportino in tal modo.
Certo è che una parte di un autore muore quando accade questo e chi ha a cuore il suo lavoro dovrebbe ben rifletterci sopra.
In ragione di quelle persone che stimo e per le quali spero il mio lavoro possa essere di aiuto, continuo questo mio scrivere cose semplici.
Agli altri, voglio dire che plagiare non migliora sè stessi: non è copiando i sentimenti che possiamo diventar migliori nè possiamo illudere altri.
La Verità viene sempre a galla ed allora a che serve?
Un saluto, amaro.
Dous

Istruzioni per l'uso dei testi pubblicati su Cose Mai Scritte: http://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/2.5/it/

04/08/08

Il gioco dell'ipnosi


Hypnôse - by Google search... :-)


Quando hai l'attenzione di un'amico
ne senti quel profumo attorno
che ti porta come l'aria che respiri
a trascurarne il valore,
e non sai perchè.
Quando poi pensi a quel profumo
che t'ha un pò quasi stregato
capisci che il bello in quei momenti
è che nulla volevi chieder ad alcuno,
se non quel tutto
.
Quando l'ultimo respiro
lascia il gioco dell'ipnosi
manca tutto all'amicizia
perchè resta ormai da sola,
meno che una compagnia.

02/08/08

Onde cerebrali


Swirl, inserito originariamente da Dous^_^.

Il rumore del mare è dolce ed attutisce gli altri suoni della spiaggia che si è appena risvegliata al mattino di quel giorno ad Ostia.
Le sdraio sono allineate in direzione giusta e il sole le illumina lasciandovi sotto un’ombra corta.
Steso al sole col taccuino in mano guardo persone che sfilano lungo quei minimi spazi,
cercano un posto tra le file, oppure ti guardano per venderti qualcosa.
Di fianco c’è la donna che telefona di continuo, poi l’accanito fumatore, la signora col bambino, l’anziano lettore col giornale misero, poi la ragazza con gli auricolari e la cinese che mette lo smalto, a pagamento.
Il mare alla spiaggetta è placido e lo ricordo come fosse vero.

Stringo gli occhi per guardar lontano e cercare una qualche barca in mezzo al mare, su quel profilo d’orizzonte nitido che spunta tra le persone, là sulla battigia.

Coloro queste pagine e fogli immaginari dei momenti che rivivo tentando come ogni giorno l’artifizio del ricordo.

Il solo che mi può portare via da questo letto.

Ogni giorno, alla stessa ora lo stesso dolore.
Poi, il mio pianto senza lacrime che precede i rituali esasperanti delle visite degli stregoni bianchi.
Qualcuno mi guarda in faccia, ma è raro.
Per qualche istante m’illudo che capisca, poi capisco che m’illudo.
Le visite portano il calvario a termine, poi lo spettacolo che preferisco.
Vedervi a fianco a me ancora un giorno mi fa star meglio, anche s'è poco.
Qualcuno tra di voi che ben conosco mi sfiora col pensiero perché sa che quello è il modo più discreto per lui di sperare.
Ma io vi sento, vi guardo col pensiero e col naso sento il vostro profumo.
Percepisco il vostro umore come fossi divenuto più sensibile a quel che mi circonda.
L’emozione continua quando sento le voci distaccate di qualcuno che crede di esser ormai solo nella stanza, poi mi parla, senza la vergogna di sembrare matto.

Sono qua per voi, miei cari, perché possiate offrirmi il vostro dolore e la vostra pazienza sacrificandoli sull’altare del dubbio e della compassione.
Non mi offende la semplice preghiera ma quel senso di disprezzo per questo mio stato,
mi uccide la mancanza di speranza e il perder la pazienza per la lunga fila che sto facendo allo sportello,
per prendere il biglietto di ritorno ed abbracciare chi penso tutto il giorno.
Ora torno,
in quel luogo in cui mi nascondo, per fuggire la paura per quegli aghi che di continuo trafiggono me, muto.