25/11/08

Un tempo senza rimpianti

Un tempo che finirà per dividerci
prima che possiamo conoscerci.
Un tempo che porterà via la speranza
di gettare una luce nella nostra stanza più buia.
Un tempo che non tornerà indietro
a riprenderci con le sue forti braccia.
Un tempo che comincierà di colpo
senza farsi annunciare da un presentatore.
Un tempo che non potrà confondersi
tra i nostri sogni migliori.
Quel tempo che non possiamo perdere
a rimpiangere cose che non abbiamo ancora fatto.

11 commenti:

Nuove Prospettive ha detto...

Heeeeeeee!!!
Paole sante!!!!
Prima vivevo nel passato a rimpiangere ciò che non avevo fatto e ciò che avrei voluto nel futuro oggi vivo la vita attimo per attimo, e mi regala immense soddisfazioni, ma quanto ho lavorato su di me per arrivare a questo!
A questo proposito voglio ringraziare ancora una volta un uomo semplicemente speciale, Peppe, che atraverso la sua esperienza messa a disposizione giorno dopo giorno, mi ha mostrato il metodo.

E' farina del tuo sacco quello che scrivi?

Ciao ciao

Dous ha detto...

.. Un sacco che ha tanti buchi da far cadere cos' tanta farina! :-)
Piacere di conoscerti!

Francesca ha detto...

Ferdi... questa mi piace assai!!!
Checca (per gli amici!)

Anonimo ha detto...

Carissimi,
vorrei aggiungere in questa meravigliosa poesia un dolce cantico:
Verrà quel tempo senza tempo in cui ci rincontreremo in tanti definitivamente in un altro che è dentro di me, in un altro che è dentro di te.
Ciao
Raffaele

Dous ha detto...

Il tempo finale non avrà alcuna lancetta per segnarlo. Eppure non ne avremo bisogno.
Ciao e grazie a tutti.
(Raffaele? Ci conosciamo? )

Anonimo ha detto...

Carissimo Dous,
in quella vera realtà non esiste nè spazio nè tempo, ma solo il continuo tempo.

Nulla è lasciato al caso e c'è un motivo ad ogni cosa.
Sono di Catania, ma spesso per lavoro vengo a Roma ad Aprilia.
Sai quando il cuore vibra sulla stessa nota armonica è poesia, ed il tuo cuore vibra di tanta poesia.
Non frainterdermi, chi ti parla è un padre che nel dramma del suo indescrivibile dolore ha riscoperto l'immenso amore.
Ciao
Raffaele
(Raffaele.zacca@yahoo.it)

Dous ha detto...

Benvenuto Raffaele! E che il tuo dolore possa essere, attraverso le tue opere, misura agli altri per capire il vero significato dell'amore. :-)

Anonimo ha detto...

Carissimo Dous,
è quello che sto cercando di trasmettere a tanti genitori che vivono nel dolore per non sapere, ma è anche vero che nel trascrivere le mie quatriarticolate (teologia/filosofia/scienza/arte) riflessioni, mi sono accorto che il mio dire tente ad innalzare la VISIONE, la CONSAPEVOLEZZA a quella vera nascosta, celata, occultata NATURA DIVINA che è in ogni essere.

Credimi in tutta intima sincerità e senza nessuna egoistuica intenzione, con tanto sincero e spontaneo altruismo vorrei parlare al cuore di tanti e soprattutto ai giovani. A tanti giovani che rappresentate il prossimo, il glorioso ed orgoglioso futuro di questa nostra maltrattata e oppressa umanità che in tanti vorrebbero schiavizzare.

Oggi in questo tempo di grandi mutamenti, sono tanti gli esseri d’immenso amore che stanno cercando di innalzare la consapevolezza di questa nostra umanità. Esseri infiniti, d'immenso amore che dai mondi soprasensibili, dai mondi superiori, dai mondi spirituali ci parlano attraverso il cuore.

Vorrei rivelare, far notare che ogni cuore oltre ad essere il massimo organo biologico necessario alla vita stessa nella sua natura energetica è anche un potente ricevitore/convertitore/trasmettitore di BIOFOTONI. Il cuore è un cellulare naturale che opportunamente stimolato ed allineato con grande amore attraverso i sentimenti e le vibrazioni prodotti dalle cellule neurali ci permette telepaticamente di connetterci con tutto cio che ci è assai caro,

Io in questo mio cammino di riscoperta e di continua circolare e radiale ricerca dei perché senza fine ho riscoperto l’immenso amore che era celato nel cuore di cului che in questa mia vita è stato mio figlio ORAZIO.


Vorrei anche precisare che non Non parlo in tono religioso o di teologia, anche se lo menziono in tantissime riflessioni, ma con quella analisi interiore, con quella analisi indrospettiva che abbraccia tante cose, che ci permette di percepire tanti altri scenari, tanti altri aspetti, tante altre prospettive, tante altre angolazioni e visioni. In una sintesi, in un quadro d’insiemi, dove ogni tassello, ogni variabile, ogni pur minimo particolare acquista un suo significato ma soprattutto, il suo vero significato in questo nostro vivere la vita.

Cordialmente

Raffaele

Dous ha detto...

Dire cosa sia il cuore è difficile e forse non è lo scopo vero della nostra vita. Forse ne è il mezzo attraverso il quale possiamo estrinsecarci per superare i nostri limiti e le nostre paure di conoscerci davvero.
Nel piccolo c'è il grande e nel nostro piccolo cuore sta forse il nostro grande mistero umano e a metà divino.

Anonimo ha detto...

E' proprio così Carissimo Dous.

Come nel pensare / ragionare / riflettere / meditare / contemplare a volte si è nelle condizione di coerenza neurofisiologica di sincronismo tra i due emisferi che portano a momenti d’ipercoscienza, cioè di scoperta di nuove idee creative, di INSIGHT che a volte ci permette anche partendo dalla tridimensionalità di percepire le realtà trascendentali, di attingere e di leggere nel mondo delle IDEE. Così Nel Sentire è Celato il Grande Mistero.

Come disse Aristotele “nulla è nell’intelletto che non sia prima nei sensi”. e percepire, e capire che, molte volte basta abbandonare la parte del raziocinio intellettivo, la parte logica, la parte maschile, la parte pensante, per farsi trascinare e fluttuare come una goccia d’acqua, in un fiume fatto di soli sentimenti, di semplici percezioni sensoriali, affinché attraverso quel sentiero, questa strada questa via, quel silenzio, si possa percepire e contemplare se stessi e la vera realtà unitaria?

Una spiegazione esiste, anche se è inaccettabile, impensabile, inconcepibile, non ordinaria, irreale, non capita. Si chiama MEMORIA. Semplice e pura Atavica Memoria Storica acquisita in tantissimi sentieri di vita in questo nostro universo, in questo nostro mondo ed in tanti infiniti mondi del creato.

Perché non si vuole accettare e credere nell’idea di una Conoscenza Integrale già Preesistente, celata nell’intimo profondo del cuore quale fulcro dell’integrità spirituale d’ogni essere, sede di tutti gli atti conoscitivi dell’anima? Conoscenza che in certi particolare condizioni dell’essere riaffiora alla mente?

Perché non si vuole capire il senso profondo, il celato significato nel dire del grandioso maestro Gesù, quando ammoniva i suoi discepoli affinché non vietassero che i bimbi venissero a lui e parlando e spiegando a tanti del perché Un vecchio saggio non esiterà a consultare ad ascoltare la saggezza trasmessa da mondi soprasensibili attraverso un bimbo di pochi mesi.

Qui nasce quel fiore, quel principio, quel aspetto nascosto, miracoloso e potente che è la preghiera interiore guaritrice, sanatrice e trasformatrice di tanti mali. La preghiera del cuore, scevra da ogni religione, di razza, di colore o ideali materialistici, fatta con semplice sentimento priva di mura priva di sudditanza, priva di devozione o di richieste di grazie ma, di virtù di quel dio dimenticato che è sempre stato in noi, dentro di noi, nel nostro tabernacolo, in unità con tutte le cose della manifestazione. (connessione non locale della quantica energetica) Certo questo comporta anche dei rischi ogni luce attira il suo complementare e solo con quella forza di coesione che è l'amore si riesce ad armonizzare ed ad esternare la forza del cuore.

Cordialmente
Raffaele

Dous ha detto...

Pregare è sempre chiedere. Non pregherei mai senza chiedere qualcosa per me o per gli altri. E non credo che l'entità alla quale noi rivolgiamo una preghiera siano poco interessate alla nostra preghiera assidua, insistente, puntuale.
Sono di poche parole e spero essenziali.
Ciao.