25/11/08

Paure


L'uno non guarda l'altro
e tra di loro il mondo si separa.
Col mattino partono per turni inesauribili,
per concedersi le medesime attese
e confondersi nel tempo che scorre.
Guardando il riflesso delle opere
sul palco colorato delle emozioni,
a volte si chiedevano se esistesse
da qualche parte l'opposto di ciò che erano.
O che davvero l'avrebbero compreso,
visitandolo in silenzio, di nascosto
da quelle loro rigide ossessioni
che sino allora parevano dividerli.
Ed erano invece solo riflessi
delle loro paure di conoscersi.

8 commenti:

Nuove Prospettive ha detto...

Lu ultime due righe mi hanno colpito di più.
Se l'uomo si guardasse dentro con più accettazione di ciò che è e non di quello che vorrebbe essere, questa civiltà cambierebbe faccia.
Aaaaooooooooo
Ciao

Dous ha detto...

Hai colto il tema della poesia. :-)

Anonimo ha detto...

Carissimi,

L'amore è il centro universale della nostra esistenza. Purtroppo l'essere umano lo ha soppresso specie oggi, in cui è l'apparire quello che conta e non l'essere in cui è il cinismo, l’intolleranza, l'egoismo e la caccia al vile denaro che prevalgono su tutto,che hanno oppresso, addormentato, assopito quella parte interiore, quella parte nascosta che è dentro l’ogni essere.

E’ quell’amore che ritorna, o a volte si riscopre in certi momenti o quando si affrontano percorsi di sofferenza, che ci aiutano a crescere dentro, dandoci una maggiore capacità di distinguere le cose importanti da quelle futili.

Forse ho voglia anche di scherzare, perché la mente quasi ironicamente mi riporta a come a volte nel contemplare per esteriorizzare o per sublimare le parole "ho uomo sii tu te stesso, conosci te stesso, esterna te stesso" o come dire "m'illumino d'immenso" occorre avere sviluppato quella analisi introspettiva, quella coscienza interiore o quella autocoscienza non razionale che da fuori potrebbe e sembra essere PAZZIA.

Cordialmente
Raffaele

Dous ha detto...

L'introspezione fa paura quanto come il conoscersi davvero e rapportarsi agli altri. L'amore è il coronamento di questa introspezione.

Anonimo ha detto...

Carissimo Dous,
il coronamento di questa nostro continuo rapportarsi con la propria essenza, con il proprio Dio interiore è la riscoperta lungo il tortuoso cammino che la vita maestra ci dispiega, ci mostra, ci induce a superare è la libertà stessa.
Riscoprie la propria vera LIBERTA' dell'essere è la meta, meta che conduce anche ad esternarsi, aprirsi, proiettarsi verso gli altri, verso il prosssimo.

Chi ti parla è un padre che ha riscoperto la sua vera natura:

Capisci che è possibile indagare sul proprio cammino di questa e di tantissime vite precedenti. Di sicuro è impensabile è inaccettabile sembra pazzia sembra impossibile nella realtà ordinaria, non è facile da capire ma, spesso quando qualcosa ci riporta le stesse emozioni, le stesse sensazioni che abbiamo provato nella nostra vita, nella nostra infanzia è come ascoltare una canzone che per un momento ci riporta indietro nel tempo e percepire quasi le stesse giovani emozioni. Allora pensi che lo stesso possa essere visitando un luogo, un posto nuovo e percepire “ci sono già stato” o incontrando una persona sconosciuta o leggendo un testo una poesia o vendendo un quadro un'opera antica. Certo non è quella sensazione normale dell'apprezzare qualcosa, ma quella strana sensazione diversa dall'ordinario che ci fa vibrare dentro, in modo diverso, come una gioia, un pianto senza motivo o un ricordo senza tempo. E’ quella impensata, non valutata, non capita trascurata sottile vibrazione che ci lega al nostro passato e a tante cose care in cui il nostro passato è legato ora.

Pensate, che già prima, il mio cuore sentiva questo dolore e dico di più perché avevo circa 18 anni, quando questa visione si è fatta strada nella mia mente e che allora non capivo, ma solo rivivendo quella strana sensazione in uno stato di riflessione introspettiva, che mi rapporta indietro in quel tempo della mia giovinezza. Che mi riportava anche ai mie 14 anni alla mia pubertà, alla mia prima allora paurosa esperienza di volo in astrale. O ai miei 16 anni, quando insieme a tanti amici con le moto da cross sul monte Sona abbiamo visto restando per tanto tempo sbalorditi ed impietriti alla vista di un UFO, un sigaro volante gigantesco sopra i Nebrodi che per la distanza e lo spazio occupato dal raffronto, doveva essere almeno alto 1 km, lungo 15 KM e forse assai più profondo?

Quando questa verità sale alla mente razionale, sai che potrebbe, ma non è pazzia, lo studio della Psicologia / Psicanalisi / PNL e di tante ricerche cognitive t'inducono all'auto osservazione. Come per dire, chi sono IO, chi c’è dentro questo corpo che ogni tanto trasmette messaggi attraverso sensazioni emozioni, visioni o rappresentazioni simboliche alla parte cosciente della percezione sensoriale, perché sono qui, in questo pianeta, in questa vita, in questo tempo, in questo spazio, con quale modello o territorio percettivo, con quale scopo, perché sono qui come scintilla di Dio, come un’entità che il Tutto è ? Ti aiutano a capire che quel “CHI SONO IO” piano, piano si trasmuta in “IO SONO”. Allora anche con frammentata memoria percettiva e soprattutto intuitiva, capisci che avevi solo dimenticato, che avevi solo scordato chi eri quanti sei stato, cosa hai fatto e chi sei.

Un atavico errante immortale guerriero, forte come un toro, con un cuore di leone e di colomba messi insieme preesistenti nell’intimo libero spirito d’innata libertà che ha e vuole in ogni tempo esternare frapporsi e battersi per la libertà e le verità in un mare d'incomprensione d’illusioni, d’assurdo egoismo e d’inaccettabile materialismo.

In tutte le cose del creato esiste un Ordine Divino. Ordine che spesso l'uomo turba con il suo fare assai egoistico e materialistico ed oggi, direi anche e soprattutto assai consumistico.

In ogni tempo e soprattutto in questo nostro tempo di grandi mutamenti le vie della conoscenza sono necessarie per capire la vera natura dell'uomo e della sua regale ed umile Divinità.

Divinità tanto oppressa da esseri senza un cuore che vuole in ogni tempo schiavizzarla per scopi egoistici e di potere. Ma per una legge naturale,per una legge universale in ogni universo, in ogni dimensione, in ogni spazio, in ogni tempo, in ogni mondo dove c’è vita e ancora risiede il male c’è anche il bene necessario ad equilibrare quelle forze opposte,

In ogni essere c'è Dio un Dio da riscoprire.

E' quel dio interiore, nascosto che in virtù del suo immenso indefinibile amore, per quella scala evolutiva traccia il sentiero della vita e di Tante Vite che lo ricoduranno alla meta finale. Vita che ogni essere per libero arbitriosceglie, pianifica,programma da un inizio alla sua fine, in tutte le sue forme, in ogni minimo particolare, in tutte le sue sfumature che spaziano dal brutto al bello, dal cattivo al buono, dall'ignoranza alla conoscenza, dalla povertà alla ricchezza ecc. Fine già tracciata, programmata, prevista su un piano di consapevolezza più elevato, IL PIANO SPIRITUALE.

Quando Sorella Morte ci chiama per ritornare alla vera casa del Padre Celeste, nessuna opposizione, nessuna legge dovrebbe ostacolare la libertà di quel carcerato che ha scontato la sua pena o la sua missione in questa vita che spontaneamente con ogni assurda o inaccettabile scusa decide per uscire, per riscoprire la sua vera libertà che egli stesso si era negata.

Non vi nascondo che oltre questo mio dire, la vita deve essere vissuta, con grande gioia, con tanta forza interiore, per quello che ci riserva in ogni micro secondo, in tutte le cose, anche nelle cose più semplici o futili c’è tanto da ri-scoprire, anche nel gustare un gelato o un buon bicchiere di vino seduti in un tavola, in un caloroso luogo assai famigliare, insieme a tanti cari amici, circondati da tanti sentimenti e soprattutto da tante risate che tanto bene fanno all'essere.

Cordialmente
Raffaele

P.S. Sarebbe meraviglioso se si scoprissero i veri contenuti, le grandi verità dettate in ogni tempo dal cuore di tanti illuminati e maestri di saggezza.

Sarebbe meraviglioso se fossimo in tanti a riscoprire quel pensiero filosofico/moralistico/spirituale dettato dal cuore di quel meraviglioso maestro che in ogni tempo ha cercato di aiutare questa nostra martoriata umanità.

RUDOL STEINER è stato ed è l'araldo meraviglioso, maestro di quella ANTROPOSOFIA che permette l'uomo di capire come è la sua vera natura,la sua essenza, di riconnettersi con se stesso e soprattutto di stabilire quel ponte di arcobaleno, quel ponte di amore con il soprasensibile per far cadere quel velo che nell'apparenza ci separa dalla propria divinità.

Dous ha detto...

Abbiamo forse tanti, troppi uomini che si ergono a maestri e come tali vorrebbero essere chiamati nelle piazze, nele sinagoghe e nelle chiese.
Steiner da il nome attualmente a scuole che non servono i tanti e poveri ma i pochi e ricchi.

Pubblico comunque quanto mi posti, Raffaele, ed aggiungo però che non sono concorde con il dilagare di tanti scritti su questo mio spazio che, non a caso porta il nome di "Cose Mai Scritte Prima".
Ritengo che sia indispensabile una sintesi di quanto pensiamo e che sia nostro frutto e non altrui.
Altrimenti si svilisce il senso del nostro particolare.
Ciao.

Nuove Prospettive ha detto...

AOH..AOH...AOH...Dous !!
Parole: poche, chiare, decise e che siano preferibilmente frutto dellla nostra esperienza.
Ti appoggio pienamente.
Qualcuno ha scritto "colui che ripete quel che non comprende non è migliore di un asino che porti un carico di libri"
Nella vita, per me,l'esperienza ha e fatto la differenza.

Alex

Anonimo ha detto...

Veramente Bella e Molto Vera è questa affermazione "colui che ripete quel che non comprende non è migliore di un asino che porti un carico di libri"

Ma vorrei anche aggiungere copiandolo da quello che già il mio cuore ha scritto.

Come disse Gesù: quando capirete e ri-scoprirete, resterete sbalorditi e stupefatti ma, aggiunse anche, che non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire per capire, perché sapeva in virtù di quel principio di libertà che ogni essere è libero di restare nella sua prigione.

Cordialmente

Raffaele