29/05/07

Famiglia

Non ti conosco, so il tuo nome, la tua età e che sei solo, così piccolo e già solo.
Sei nato che già nessuno ti voleva.
Appena nato, già tradito, da una madre che non ti cerca e da un padre che non ti conosce.
Stai lì, in quella casa, in attesa di conoscere quale delle persone che ti frequentano ti vorrà.
Aspetti che degli occhi ti guarderanno con una luce diversa,
con quella luce che hai già visto una volta, ma che non ricordi più.
Aspetti che delle mani ti stringano con una presa diversa e che non ti lascino più.

Dedicato a M.

27/05/07

Il tuo cuore


father, inserito originariamente da confusedvision .



Rumori della sera nella pensione.
Sono un po’ stanco e mi sono coricato lasciando gli altri ospiti davanti allo spettacolo in tv.
Ho trovato papà stanco stasera, aveva la barba cresciuta, qualche taglio in viso, un segno di herpes sul labbro, qualche ferita sul collo, lo sguardo stanco e la voce flebile.
Leggeva un libro seduto su una poltroncina quando l’ho visto stasera, di fianco al suo letto, nella corsia della clinica cardiochirurgia dove è stato operato giorni fa.
“Come sta papà ?” avevo chiesto alla moglie questo pomeriggio al telefono
“E’ stanco, non vuole mangiare” ha risposto.
Sono partito subito ed ho raggiunto in due ore l’ospedale.
L’operazione è riuscita bene, ma ad una settimana di tempo non riesce ad uscire. Ha 80 anni, il diabete ed ora due by-pass coronarici.
Ora è stanco, contento di vedermi, ma stanco di notti passate insonni in quest’ospedale, stanco di star lontano di casa, dei dolori che sente e della ferita che non ancora guarisce.
E’ deluso insomma di non poter partire e di dover stare ancora ricoverato qui.
Stasera mi ha confessato, “ma non era meglio che morivo ?”
L’ho portato fuori sul balcone ed ho cercato di tirarlo su, parlandogli un po’.
L’aria della sera e le luci che si smorzavano, la fresca brezza che ventilava dopo una giornata torrida.
Da qui fuori si vede il paese lassù, è tranquillo.
Malgrado il caldo opprimente di questi giorni stasera fa fresco.
Lui siede di fronte a me e mentre gli parlo tiene il braccio appoggiato al mio.
Gli poso il braccio sulle spalle e continuo a parlargli.
Sono allegro, e faccio delle battute sull’ospedale, sui suoi vicini di letto.
Poi una dottoressa avverte che dobbiamo tenere a distanza i malati perché è meglio per loro.
Tutti cominciano a ritirarsi nelle stanze.
Anche lui.
Lo porto a camminare nel corridoio. Usa una specie di passeggino con le ruote per tenersi su mentre mi cammina di fianco.
Lo lascio in stanza mentre gli regalo un libro di un autore afghano, che a lui è piaciuto. Lo leggerà dopo che finirà l’altro, mi promette. Non ho neanche fatto in tempo a scrivergli una dedica, ma penso che faccia lo stesso: se lo ricorderà.
Domani tornerò a trovarlo.
Usciamo io e la moglie e la porto in trattoria, poi in centro per una passeggiata. E' contenta della mia visita.
Le faccio visitare la cattedrale che per caso è aperta.
Dentro assistiamo all’orazione del vescovo, ascoltato da tanti fedeli.
Poi prendo un caffè in un bar elegante del centro.
Me lo serve Marina, la barista. Ne farà ancora tanti, fino a mezzanotte: e poi domattina alle 7.
“Forse hai sbagliato vita” le dico. “ Certo” risponde.’ E aggiunge un piattino con un biscotto da te sul banco.
Pago e usciamo. Le ore della sera scorrono mentre rinfresca.
Due passanti mi chiedono informazioni su dove mangiare e indico loro un posto che avevo notato la scorsa settimana da quelle parti. Sembro già pratico del posto.
Torniamo alla pensione attraversando il paese che quasi dorme.
Gli inquilini sono dentro mentre entriamo. Hanno un parente operato anche lui al cuore.
La figlia è preoccupata per il padre, al secondo intervento. La madre fa la notte al suo capezzale.
Io non sono preoccupato. Papà sta bene.
Deve solo riprendersi, ritrovare il suo innato ottimismo.
Quando si è operati al cuore risalire non è facile.
Serve la spinta, serviamo noi.

Domani.

Mi alzo presto e dopo la toeletta esco che il paese si è già svegliato, da qualche parte.
L’ospedale sembra un fantasma avvolto nel verde. Entro e la macchina del caffè mi accoglie muta.
Risalgo i piani silenziosi e al secondo tentativo mi infilo nel corridoio, cerco mio padre ma non lo vedo.
Sento la donna delle pulizie che si lamenta di un ospite che si attarda in bagno.
“E’ lui”, penso. Infatti è lì che si fa la barba.
Esce e lo accompagno a far colazione. Si siede sul letto lentamente.
Ha una fasciatura sul petto e una flebo che gli esce dal braccio.
Lo aiuto a mangiare. Ha tante pillole da prendere.
Oltre a quelle nuove anche le pillole per il diabete che prende da tanto.
Mi consiglia di controllarmi il sangue e di far di tutto per ritardare il diabete, visto che è ereditario.
Poi si stende e dorme.
Gli tengo una mano sotto la nuca.
Poi comincio a carezzargli il viso, la nuca.
Infine gli prendo la mano e la tengo tra la mia.
Un altro paziente interrompe quel momento così bello che non provavo da tempo. Forse non lo avevo mai provato con mio padre.
Il suono di un campanello richiama l’infermiere.
Papà si sveglia.
Dopo un po’ usciamo e camminiamo nel corridoio.
Gli tengo la mano sulla spalla e mentre camminiamo così affiancati per quel corridoio corto, gli massaggio la schiena.
Una paziente ci passa vicino e dice a mio padre che è fortunato ad avere un figlio che lo accarezza.

Sì, ci vogliono più carezze ai malati.
Passano i minuti e torniamo nella stanza.
Si sdraia nuovamente.
Lo lavano.
Quando rientro posso stare poco.
Dicono che ormai devo uscire.
Lo abbraccio e gli dico quello che il dottore mi ha detto.
Esco.

In autostrada ripenso a quei momenti.
Gli occhi cominciano ad arrossire e non trattengo le lacrime.
Mi accompagnano per parecchi chilometri.
Benvenute.

23/05/07

Amore


l'Incastro perfetto , inserito originariamente da FotoRita [Allstar maniac].


Amore quotidiano o amore infinito ?
Pensiero di un istante o di una vita ?
Amore eterno o amore passeggero ?
Quale sia il migliore non si sa.
Si spera che l'amore duri.
Ma si spera che finisca quando ci strugge.
Siamo pronti all'amore ?
Siamo aperti alla vita ?
Siamo pronti a soffrire le pene dell'amore ?
Il mio più grande amore è stata la mia più grande sofferenza,
perchè mi ha cambiato, mi ha strappato il cuore.
Rivoglio indietro quei momenti ma ho paura, dell'amore.

14/05/07

Mondo nuovo

Massagia”… la ragazza cinese si aggira tra i lettini della spiaggia e urla “…massagia ….”.
Abbiamo messo le creme e ci siamo stesi al sole, un bel sole di una bella domenica di maggio.
E’ bello arrivare in spiaggia la mattina presto, quando Ostia si è da poco svegliata.
Le onde e il vento hanno un rumore diverso.
Il mare ha un profumo più intenso.
Le file di lettini attendono i loro clienti e i ragazzi presidiano la spiaggia.
Pian piano scendono verso la riva i bagnanti sonnecchianti, toccano con i piedi l’acqua e con una smorfia di disappunto si ritraggono.
Qualche bambino divertito che pregusta il bagnetto.
Tu dormi sul lettino a pancia in giù.
Riprendi quello che facevi stamattina quando ti ho svegliato.
Ricordi.
Una volta sulle spiaggie mancavano certe comodità, le spiaggie erano delle zone di confine tra la vita di tutti i giorni e il mare assoluto.
Un netto distacco tra la quotidianità e quello che avresti potuto trovare solo in un deserto.
Ricordi…
I remi carezzavano il pelo dell’acqua, vi entravano lentamente.
La schiena si chinava in avanti per poi tornare spingendosi il mare indietro.
Il silenzio era rotto da quel lento attraversare e si sentiva solo in lontananza il rumore della città.
Voci indistinte, soffocate, lontane.
Quando ti fermavi tutto attorno ti aspettava.
Il mare blu sotto di te.
Il moscone galleggiava leggero.
Il suo colore azzurro si perdeva tra il mare e il cielo.
Da lontano saresti diventato invisibile.
Allora ti potevi tuffare sapendo che quando saresti risalito a galla avresti trovato un mondo nuovo.

12/05/07

Tempo

Il passato lo seppelliamo ogni istante che scorre.
Il presente ci aspetta con nuove prove alle quali dobbiamo rispondere con la nostra forza.
Il futuro è insondabile e perfettamente inutile scrutarlo.
Il dolore appare in questi tre stati in egual misura e ci mantiene vivi e attivi.
La gioia fa la differenza e ci aiuta in questo percorso.

09/05/07

Lettere

Nella valigia ho messo le tue lettere.
Le porto con me in questo viaggio.
Ora che sono lontano rileggo le tue parole,
e stringo a me quei ricordi.

08/05/07

Il frutto

Ti lodi, Signore, la mia opera
non tema alcune male la mia parola,
non turbi l'umile
nè dia afflizione,
ma sfidi il malvagio
e risvegli il suo cuore,
non chieda un prezzo
perchè è Tuo il suo frutto.

Kissing you

Su una piccola spiaggia nera
vedo i tuoi occhi ed il tuo sorriso.
In un bel giorno di giugno
giuro di vivere quella tua gioia.

On a small beach black
I see your eyes and your smile .
In a nice day of June
I swear to live that your joy.

06/05/07

Blog

Dov'è quel luogo dove puoi imparare anche quello che non pensavi fosse utile?
Il blog.
Si può imparare a tirar fuori il meglio di se stessi dagli altri e dal modo in cui vedono quello che fai.
Un consiglio ad un amico è di ascoltare, ad un possibile amico di non smettere di credere,
ad un internauta di non pensare che le cose che mostriamo anche di noi stessi non interessino a nessuno.
Spero che quello che scrivo o quello che mostro in questo luogo possa esserti utile.

Darfur

Due occhi ti guardano
e rapiscono la tua attenzione
due occhi ti parlano da lontano
di quanto dolore
quanta sofferenza
bisogna provare per divenire i prediletti del Signore.
E tu resti là impietrito e riconsideri te stesso
e quanto vano sia tutto quello che hai fatto sinora
e quanto poco hai fatto in realtà
poco quanto una goccia in un oceano di necessità.
Rifletti.

Dimensioni

Castel del monte

"Castel del Monte" by Dous

Quante dimensioni hai visto davanti a te,
quante ne hai scoperte nei tuoi ricordi,
quante ne dovrai percorrere coi tuoi sensi,
quante ne costruirai con la tua arte...
prima di arrivare a Lui!

Parole

Acqua e legno

Acqua e legno, by Dous2007.

Quando i miei pensieri saranno svelati
li brucerai per riscaldarti dal freddo di questa sera.
Quando i miei pensieri ti avranno scaldato
non rimpiangerai le parole che non ti ho mai scritto.

Amore, amore, amore e ... amore!


2 Parole 5 Lettere, inserito originariamente da FotoRita [Allstar maniac].


Amore al risveglio,
amore a colazione,
amore per le scale,
amore nell'ascensore,
amore sul marciapiede,
amore al semaforo,
amore in coda al traffico,
amore sul raccordo,
amore al telefono,
amore in parcheggio,
amore al lavoro,
amore al bar,
amore in riunione,
amore all'after hour,
amore al mio ritorno,
amore alla sera,
amore dopocena,
amore tutta la notte,
amore scritto e letto,
amore col pensiero,
amore telepatico,
amore anche in cielo.
Amore tu che dici
Amore tu ci pensi?

Piccoli piccoli















"lovers" by Diegobaron


Escono sempre così le parole
parlano di cose grandi ma anche inutili
basta non assecondare l'amor proprio
e riconoscersi piccoli piccoli.
Un saluto a voi soprattutto a chi
non ha nè odio ne rancore
ma anche a voi che non credete all'amore
a voi che non credete che la gente
tutta la gente che c'è al mondo
sa che corteggiare può essere
anche e solamente
aspettarsi dall'altro tutta la dolcezza
che viene dal profondo
e sentirsi dire le parole
che sciolgono i nostri cuori sino in fondo.

Padre












Mio Padre
, inserito originariamente da Dous^_^

Sorridi e ricordo

ricordo la mia vita
vita che mi hai dato
hai dato a me
me che cresciuto
da te lontano
lontano rimpiango
di non averti conosciuto
perchè poco ti ho parlato
e poco ti ho ascoltato.
Tanto mi resterà
di te padre mio.
Tanto del tuo sorriso.

Non siamo ciò che scriviamo

Orizzonte
Orizzonte, di Dous^_^

Non siamo ciò che scriviamo
non siamo quello che vorremmo
siamo perchè altri siano
siamo sino al loro inizio.